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Dagli antichi generali greci (“strategos”), all’Arte della Guerra di Sun Tzu fino alla più recente Agenda per lo Sviluppo Sostenibile 2030, il concetto di strategia si è ampliato e sviluppato nel tempo, toccando ambiti che vanno dalla politica fino all’economia e alla gestione aziendale. La strategia respira a pieni polmoni non si ferma a singole azioni, guarda avanti, analizza il presente e anticipa le sfide future.

In un contesto territoriale come quello italiano, caratterizzato da una grande varietà di paesaggi e un patrimonio di risorse culturali, storiche e ambientali inestimabile, strategie territoriali solide e condivise possono garantire la tutela di ecosistemi fragili, preservare l’attrattività di una regione e permettere una distribuzione più uniforme delle opportunità economiche.

Nell’ambito della pianificazione territoriale, la strategia diventa dunque un pilastro fondamentale per guidare lo sviluppo armonico di un’area: un concetto che negli ultimi sei mesi abbiamo fatto passare dalla teoria alla pratica in quattro diverse Regioni, nelle quali abbiamo affiancato aggregazioni di enti locali nella progettazione di action plan a sostegno dei futuri interventi.

  • Insieme all’Unité des Communes valdôtaines Grand-Combin abbiamo sviluppato una Strategia Territoriale Integrata che delinea obiettivi e azioni per tutelare l’unicità del paesaggio e la qualità dei prodotti del territorio, incrementare i servizi per gli abitanti, accelerare la transizione energetica, aumentando la resilienza agli impatti dei cambiamenti climatici. La Strategia, attraverso un’analisi del territorio e l’identificazione dei fabbisogni, con gli stakeholders locali e transregionali, ha definito un Piano di 28 azioni capaci di evidenziare e collegare i grandi elementi di attrattività disseminati nel territorio.
  • Nell’ambito del PR FESR 2021-27, la Regione Piemonte ha deciso di finanziare con oltre 131 milioni di euro 14 Aggregazioni Urbane del territorio e le rispettive Strategie Urbane d’Area (SUA), ovvero gli strumenti concepiti per promuovere e rafforzare l’attuazione di interventi integrati per l’attrattività turistica, la valorizzazione del patrimonio naturalistico, storico e architettonico e la coesione territoriale. Stiamo fornendo assistenza tecnica sia per l’Aggregazione Urbana del Braidese, formata da 5 comuni in provincia di Cuneo a cui sono stati assegnati oltre 7,2 milioni di euro, sia per l’Aggregazione del Canavese ed Eporediese, composta da 24 comuni torinesi e assegnataria di oltre 9,7 milioni di euro.
  • Su incarico di Bcc Pordenonese e Monsile, abbiamo definito l’Action Plan finalizzato a valorizzare 11 comuni del Medio Friuli con capofila il Comune di Codroipo. Il Piano ha individuato cinque azioni strategiche per favorire la mobilità lenta, promuovere il paesaggio e i numerosi elementi di prestigio del territorio, tra cui: Ville, Castellieri, itinerari storici e culturali. L’obiettivo della strategia è quello di porre basi solide per configurare progetti concreti, sostenibili e di impatto, favorendo sinergie tra i comuni e aumentando le loro possibilità di accedere a finanziamenti.
  • Importanti i risultati ottenuti anche dal GAL Vette Reatine, il cui Piano Strategico di Sviluppo Locale 2023-2027, a cui ha lavorato un team misto Sinloc e AS&P, partecipata strumentale del Gruppo, si è classificato primo nella graduatoria di Regione Lazio su un totale di 16 GAL partecipanti, ottenendo un finanziamento di oltre 4 milioni di euro. Le azioni programmate si concentreranno principalmente sui sistemi locali del cibo (distretti, filiere agricole e agroalimentari) e sull’offerta socio-culturale e turistico-ricreativa locale; un’opportunità importante per avviare interventi concreti a contrasto dello spopolamento dell’area.

Una strategia territoriale è dunque un processo dinamico che mira a guidare l’organizzazione di un’area, coordinando gli sforzi per ottenere sviluppo sostenibile e coesione sociale.

Non si tratta dunque di una mera formalità amministrativa, ma di uno strumento chiave per guidare lo sviluppo economico, sociale, ambientale e culturale in maniera equa e bilanciata, ponendo particolare attenzione all’ascolto delle esigenze locali e coinvolgendo attivamente le comunità nel processo decisionale.