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Da educazione a trasformazione: il progetto AWASTER pone le basi per il futuro sostenibile del Mar Adriatico

Il contesto territoriale del Mar Adriatico si trova ad affrontare grandi sfide legate alla crescente quantità di rifiuti che minacciano l’ecosistema marino e la conservazione della sua bellezza naturale. I dati dimostrano che la quantità di rifiuti marini è in aumento, richiedendo un intervento urgente. Tuttavia, in pochi sanno che fino all’80% di questi rifiuti proviene dalla terraferma.

La mancanza di consapevolezza sulla gestione dei rifiuti è riscontrabile a tutti i livelli della società sia in Italia sia in Croazia, mettendo a rischio il raggiungimento degli obiettivi dell’UE in materia di sostenibilità. La mancanza di una gestione sistematica dei rifiuti e l’applicazione di modelli di produzione e consumo lineari e obsoleti, in cui gli oggetti vengono impropriamente scartati dopo un singolo utilizzo, danneggiano infatti gravemente l’ambiente, il clima e la salute di ogni individuo. L’importanza di rafforzare, a livello educativo e professionale, la conoscenza di base sulla gestione dei rifiuti, anche promuovendo la consapevolezza ambientale fin dalla più tenera età, è stata riconosciuta da sei partner italiani e croati che hanno implementato il progetto AWASTER (Adopting WASTE as Resource).

Il capofila del progetto IRENA – Agenzia Regionale Istriana per l’Energia (HR) e i partner Associazione per la Natura, l’Ambiente e lo Sviluppo Sostenibile Sunce (HR), SINLOC SPA (ITA), VeGAL – GAL Venezia Orientale (ITA), Comune di Casarano (ITA) e GAL-LAG 5 (HR) hanno infatti unito le forze per affrontare il problema dei rifiuti marini lungo la costa adriatica nell’ambito del progetto AWASTER.

Sensibilizzare i più giovani è l’obiettivo principale

Il progetto è finanziato dal programma di cooperazione transfrontaliera Interreg Italia-Croazia 2021-2027. Sarà attuato nelle zone costiere della Croazia e dell’Italia fino alla fine di agosto 2026. Per dare il via alle attività del progetto, i partner si sono incontrati il 23 e 24 aprile 2024 a Labin nell’ambito delle Giornate della transizione energetica verde e blu della Regione dell’Istria e hanno concordato la direzione da dare alle attività.

L’obiettivo generale è quello di ridurre la produzione di rifiuti promuovendo e sostenendo i principi dell’economia circolare attraverso programmi e percorsi educativi, nonché attraverso lo scambio transfrontaliero di conoscenze ed esperienze che coinvolgano studenti delle scuole elementari e superiori e stakeholder del settore economico:

“Per avere futuri cittadini consapevoli del loro ruolo nella conservazione della natura, l’educazione alla conservazione ambientale e l’importanza della riduzione dei rifiuti dovrebbero essere integrati in ogni sistema educativo”, ha sottolineato Andrea Poldrugovac, responsabile del progetto per IRENA.

“Coinvolgeremo le scuole in attività educative secondo le linee guida sviluppate attraverso il progetto. Insieme ai più giovani, organizzeremo azioni di pulizia ambientale con l’obiettivo che gli studenti trasmettano le conoscenze acquisite ai loro genitori. L’idea è quella di creare piccoli EcoLab per creare prodotti innovativi dai rifiuti di plastica”, ha aggiunto Tea Kuzmičić Rosandić di Sunce.

I decisori politici e il settore economico sono attori essenziali 

I partner svolgeranno una serie di attività per promuovere la rapida adozione dei principi dell’economia circolare e della sostenibilità.

“Svilupperemo linee guida per i decisori politici ed una strategia e un piano d’azione congiunti, oltre a un catalogo di buone pratiche con i principi dell’economia circolare per il settore economico, al fine di promuovere un uso efficiente delle risorse. L’esperienza del Comune di Casarano e dell’ARO/LE9 nei servizi di raccolta dei rifiuti sarà di grande utilità per l’analisi regionale e per l’attuazione complessiva del progetto”, ha dichiarato Francesca Pozzar di Sinloc.

“Il Gruppo di Azione Locale GAL 5, composto da 11 comuni delle isole di Korčula, Lastovo e Mljet, oltre che della penisola di Pelješac, contribuirà attivamente allo sviluppo delle linee guida, utilizzando la propria conoscenza delle sfide legate all’accumulo di rifiuti marini nell’Adriatico meridionale”, ha sottolineato Lana Vilović del LAG 5.

“Il nostro ruolo, in qualità di agenzia di sviluppo per il Veneto e di organizzazione leader dei gruppi di azione locale per la pesca, è quello di fornire approfondimenti sulla situazione a livello locale dei rifiuti marini e sul loro legame con la pesca”, ha dichiarato Cinzia Gozzo dell’agenzia VeGAL.

Il progetto AWASTER ha un valore di oltre 1,5 milioni di euro e durerà 30 mesi. Un progetto articolato in diverse fasi con l’obiettivo finale di assicurare un futuro più pulito e integro all’ambiente marino e costiero dell’Adriatico.

La collaborazione tra le regioni della Croazia e dell’Italia sarà fondamentale per affrontare con successo la sfida dei rifiuti marini nell’Adriatico.