Veronamercato diventa più ecologica e digitale grazie al PNRR.
La società che gestisce il più grande mercato all’ingrosso dell’intero nord est ha infatti ottenuto una dotazione di dieci milioni di euro a fondo perduto per finanziare una quota importante del progetto di ammodernamento del mercato ortofrutticolo. Verona è risultata prima, con cento punti nella graduatoria nazionale delle 22 società ammesse al contributo per la transizione energetica e digitale, e potrà coprire così larga parte dell’investimento previsto di 15,5 milioni, da una parte per la coibentazione dei piazzali di scarico della merce con celle frigorifere di nuova costruzione, alimentate da pannelli fotovoltaici, che consentiranno di refrigerare la merce ad una temperatura di 15/16 gradi, e dall’altra per una logistica di magazzino completamente digitalizzata, che consentirà di prenotare, tracciare, caricare a vendere i prodotti.
Il finanziamento da parte del PNRR ai mercati agroalimentari all’ingrosso prevede una dotazione complessiva di 150 milioni di euro, di cui appunto dieci per Veronamercato, che nel percorso di candidatura è stata affiancata da Sinloc Spa. Sinloc è l’advisor che ha accompagnato Veronamercato e la rete nazionale di mercati all’ingrosso Italmercati nel percorso di candidatura per l’ottenimento del finanziamento. A nord est Sinloc ha assistito nell’ottenimento del contributo anche Bologna, Treviso e Udine.
“Ora partono i progetti esecutivi – ha affermato il direttore generale di Veronamercato Paolo Merci – in primavera verranno assegnati i lavori e contiamo che entro giugno 2025 tutto il processo di ammodernamento sia concluso. Un progetto sostenibile, circolare e virtuoso che ha per protagonista il sole, che prima fa maturare i prodotti ortofrutticoli e poi consente di raffrescare i piazzali”.
Veronamercato occupa un’enorme area da 550mila metri quadrati di superficie, vicinissima ad autostrade, tangenziali e all’interporto “Quadrante Europa”, movimenta merce per 430mila tonnellate all’anno di prodotto, soprattutto frutta e verdura, ma anche pesce, che qui arriva da tutto il mondo e riparte per tutto il nord Italia.