Sono 28 i progetti selezionati per la transizione energetica delle isole europee dal Consorzio NESOI, di cui è coordinatore e capofila l’azienda italiana Sinloc. Progetti che garantiranno energia pulita per isole grandi e piccole, che eviteranno l’immissione in atmosfera di 300mila tonnellate di anidride carbonica l’anno, garantiranno un risparmio di energia prodotta pari a 541,5 Gigawatt all’anno e genereranno in totale circa un miliardo di investimenti.
Sono quindi i vincitori di una gara lanciata da Nesoi, acronimo di “New Energy Solutions Optimised for Islands”, che ha ricevuto 117 adesioni da 14 paesi europei. I 28 selezionati riceveranno un totale di 3,2 milioni, parte in assistenza tecnica, economico finanziaria e legale e parte sotto forma di aiuto finanziario per i piani.
Tra queste isole l’Italia è ben rappresentata. Sono infatti risultate vincitrici la Sicilia, con Catania, Messina, Lipari e Salina e la Sardegna, con Cagliari e Carloforte, sull’Isola di San Pietro. Sei progetti di grande interesse, destinati a diventare realtà grazie a Nesoi ed ai fondi dell’Unione Europea.
In Sicilia, Catania punta sulla conversione della flotta di autobus, in parte con mezzi elettrici ed in parte passando da diesel a metano su altri automezzi. Allo scopo si prevede che il deposito venga dotato di copertura fotovoltaica, attrezzato con colonnine di ricarica elettrica e connesso alla rete del metano. Verranno quindi acquistati 23 autobus elettrici.
Messina vedrà una razionalizzazione dei consumi energetici del porto, con le banchine elettrificate, l’implementazione di fonti di energia rinnovabile, da fotovoltaico e maree e impianto di stoccaggio GNL.
A Lipari si punta a riattivare l’impianto fotovoltaico di Monte S. Angelo, uno dei più grandi tra le piccole isole del Mediterraneo, e a raddoppiarne la potenza, anche con l’acquisto di una nuova area. Grazie a questo progetto si prevede che il fotovoltaico possa fornire energia ad un impianto di desalinizzazione. A regime l’impianto garantirebbe il 29 per cento del fabbisogno energetico dell’isola
A Salina, infine, si punta alla creazione di una comunità energetica, in grado di assicurare a molte famiglie i benefici economici ed energetici derivanti dalla condivisione di impianti fotovoltaici e reti elettriche “smart”.
Anche la Sardegna vedrà i contributi europei arrivare su suoi territori. Nello specifico, Cagliari propone uno studio che vedrà 40 edifici scolastici essere il perno di altrettante comunità energetiche, che soddisferanno sia le aspettative ambientali che quelle sociali, con famiglie in difficoltà economica aiutate ad affrontare i costi dell’energia.
Carloforte, invece, si propone di attivare l’impianto di pompaggio dell’isola di San Pietro, che convoglierà l’acqua in un invaso artificiale in grado di produrre energia idroelettrica.
Il coordinatore del progetto è il vicedirettore generale di Sinloc SpA Andrea Martinez: “Le isole europee giocano un ruolo essenziale – dichiara – nel raggiungere gli obbiettivi del Green Deal e nel fare del Recovery Plan un successo. Anche il numero di adesioni raggiunte dimostra che Nesoi è il più importante progetto mai avviato dalla Commissione Europea sulle isole”.
Oltre ai citati progetti italiani le altre isole europee risultate vincitrici sono le seguenti: Tenerife; Tilos; Creta; Saaremaa, Hiiumaa; Samso; Nisyros; Elafiti; Îles aux Moines, Inishbofin, Nagu, Fur, Veno, Ulva; Korçula, Cres-Losinj; Krk; Corsica; Naxos, Ano Koufonisi; La Palma; The Orkney Islands; Gran Canaria; Kythnos; Othonoi, Ereikoussa, Mathraki; Chios, Psara, Oinousses; Antiparos, Ikaria. Tutte lavoreranno sull’attuazione di progetti per le energie rinnovabili, l’efficienza energetica, le reti elettriche avanzate e le infrastrutture energetiche. Tra queste da segnalare, in particolare, il progetto per lo sviluppo della filiera dell’idrogeno sulle isole Orcadi o Orkney, in Scozia, ed il progetto di piccoli traghetti elettrici che andranno a servire le isole croate.