Nel corso dell’ultimo anno la valutazione d’impatto sociale è entrata con vigore nel dibattito pubblico, in particolare a seguito dell’approvazione della Riforma del Terzo Settore (espressione riferita ad enti che operano in settori non riconducibili né al mercato né allo Stato) e al nuovo Codice degli Appalti. Tra le innovazioni introdotte dal legislatore risalta in particolare la rilevanza attribuita alla necessità di valutare i progetti e le attività svolte considerandone oltre alla sostenibilità complessiva, anche gli effetti qualitativi e quantitativi, sul breve, medio e lungo periodo, generati sulla comunità di riferimento.
Un onere, ma anche un’opportunità, per i gli Enti non profit e per le Istituzioni, dando loro la possibilità di operare più efficacemente, prendere decisioni consapevoli e comunicare meglio le proprie attività.
Con questo spirito è stato organizzato il Convegno che si terrà a Bologna alle ore 17 di martedì 20 novembre, presso la Sala Assemblea della Fondazione Carisbo in Via Farini 15, dal titolo: “Le valutazioni di risultato e d’impatto: uno strumento di responsabilità sociale”.
L’intento è quello di portare all’attenzione del pubblico approcci ed esperienze concrete che mostrino come la valutazione, sia pure difficile e complessa come quella degli interventi in campo sociale e culturale, sviluppi la responsabilità degli operatori, aiutandoli a gestire con metodo, trasparenza e focus sugli obiettivi. Una buona valutazione – nel suo significato di “attribuire valore” – infatti, chiarisce prima dell’intervento le potenzialità di un progetto e, a posteriori, ne rende chiare le ricadute, sia nel breve che nel medio-lungo periodo, mettendo in luce le evidenze legate al cambiamento generato.
Perché possa essere compiuta una ottimale valutazione di impatto è necessario tenere conto di quattro princìpi: rilevanza, affidabilità, comparabilità, trasparenza e comunicazione.
Il convegno – promosso da Sinloc, Fondazione Zancan e Fondazione Volontariato e Partecipazione in collaborazione con Fondazione Carisbo – sarà introdotto dal Presidente della Fondazione Carisbo, Carlo Monti, cui seguirà la tavola rotonda, coordinata da Edoardo Bus, giornalista e comunicatore d’impresa. Nella stessa sono previsti gli interventi di: Alessio Fustini, Segretario Generale Fondazione Carisbo, che racconterà l’esperienza della Fondazione sul tema del convegno; Felice Scalvini, Presidente Assifero, che porterà la voce delle Fondazioni e degli Enti della filantropia istituzionale, forte dei suoi trenta anni di cooperazione sociale e di innovazione delle politiche sociali del Paese; Luca Gori, della Scuola Superiore Sant’Anna, giurista ed esperto della riforma del terzo settore, che ne metterà in luce gli aspetti di positiva novità; Antonio Rigon, Amministratore Delegato di Sinloc, una delle più importanti aziende di consulenza del Paese al servizio delle Fondazioni e degli Enti Locali, che porterà la sua proposta innovativa nel settore delle valutazioni d’impatto; Tiziano Vecchiato, Direttore della Fondazione Zancan, che in quanto centro studi di ricerca sociale spiegherà il concetto di “welfare generativo”; Paolo Bicocchi, Direttore della Fondazione Volontariato e Partecipazione, già responsabile del centro nazionale per il volontariato, che si soffermerà in particolare sul valore di questa figura.
Un dibattito animato e franco, per approfondire le potenzialità della valutazione d’impatto, per dimostrare come si possano generare effetti economici, sociali o culturali non solo da attività tangibili – quali ad esempio interventi di tipo infrastrutturale in ambito sanitario – ma anche da attività “intangibili” come l’allestimento di mostre di pittura.